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Carissimo Roberto Corradini, anche il tuo secondo romanzo “Gente Libera” ha colto nel segno, mi è piaciuto molto. Ripercorrere le vicissitudini dei nostri avi è quanto mai utile per farci apprezzare le fortune e le comodità che possiamo godere ai nostri giorni, in tempo di pace. Auspico che letture di questo spessore possano diffondersi fra le nuove generazioni e da parte mia cercherò di contribuire affinché questo avvenga. Cordialmente. Paolo Cescatti - Trento, 1 agosto 2017
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Caro Roberto Corradini, ho appena ascoltato con attenzione l'ultima delle 13 puntate che la RAI RADIO UNO ha dedicato al tuo romanzo “Gente Libera”. Bravo Mario Cagol che ti ha interpretato con vero trasporto. E sempre bellissima la storia che hai raccontato. Ho rivissuto con piacere le tante emozioni provate, qualche tempo fa, durante la lettura diretta del libro. La trama è vivace e avvincente e le vicissitudini dei tuoi protagonisti si intrecciano sapientemente con i molti avvenimenti storici del secolo considerato (1850-1950); cosicché il tuo romanzo assume quasi naturalmente anche una bella e semplice forma educativa. Bravo!
Ho avvertito fortissimo il valore della famiglia (vero filo conduttore del tuo scritto). Devo dire che la lettura delle tue pagine mi ha talmente "preso" che mi è capitato spesso di sbirciare i titoli dei capitoli successivi per immaginare la trama a venire. Ieri ho ripreso in mano il tuo libro, ho riletto l'ultimo capitolo "Alla creatura che sta per nascere in questa famiglia" e ho avuto la chiara impressione di aver letto una vera e propria poesia, bellissima, dedicata da una zia colma d'affetto al suo futuro nipotino. Ebbene, Roberto, ho immaginato che quel nipotino fortunato potresti essere stato tu. Ho indovinato? Se così fosse, hai forse voluto lanciare un indizio? Come capita alla fine di molti bei film? Insomma, sta forse uscendo un tuo nuovo romanzo? Che evidentemente parlerebbe dei nostri tempi? Spero proprio di sì. Michele Pisetta - Trento, 21 luglio 2020
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