• Il mio terzo romanzo:
    Nati con la camicia

    Ho il piacere di presentarvi il mio terzo romanzo. "Nati con la camicia" (Europa Edizioni) il libro si può trovare o prenotare in tutte le librerie italiane, oppure tramite i bookstore on line.
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  • Gente Libera video presentazione

    La video presentazione del libro "Gente Libera" di Roberto Corradini realizzata a cura di RTTR buona visione.
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  • Il sangue e l'inchiostro video presentazione

    La video presentazione del libro "Il Sangue e l'inchiostro" di Roberto Corradini realizzata a cura di Trentino Cultura buona visione.
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Alessandro Fermi - "Il sangue e l'inchiostro"

Il sangue e l’inchiostro” mi piace molto perché è ricco di emozioni e di imprevisti e fa capire il reale valore della famiglia. Parla di un rapporto tra fratelli separati dall’oceano per motivi di emigrazione nel secolo scorso, un rapporto che riesce a stare vivo grazie alle lettere scambiate tra loro. Ho ammirato molto la loro resistenza di fronte alle avversità (guerra, fallimento, ecc.) e la loro capacità di attendere le lettere e le notizie che tardavano anche anni ad arrivare a destinazione. Ho apprezzato molto che l’autore Roberto Corradini sia venuto dalla lontana Trento per incontrarci e a parlare del suo libro. Alessandro Fermi - II classe Ist. Sup. “T. Acerbo” - PESCARA - 22/5/2017

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Sabrina Mezzina - "Il sangue e l'inchiostro"

In occasione dell’incontro con l’autore all’interno della nostra scuola, vorrei far sapere al signor Roberto Corradini che anche mio padre ha letto “Il sangue e l’inchiostro” ed ha provato le stesse mie forti emozioni di fronte al rapporto bellissimo tra i due fratelli protagonisti del libro. Ci si può voler bene anche restando lontani, purché si voglia sempre restare in contatto con sincerità e affetto. Mi ha colpito particolarmente una frase: “La vita è così, è più forte di ciascuno di noi. Non perde occasione per farci capire che noi siamo deboli e che possiamo cadere in ogni istante. Ma che possiamo anche rialzarci”. Sabrina Mezzina - II Ist. Sup. “Tito Acerbo” - PESCARA - 22 maggio 2017

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Fernanda Loss - "Il sangue e l'inchiostro"

Gentilissimo signor ROBERTO  CORRADINI,.. sono stata una Sua allieva presso l’ENAIP di Primiero nel lontano anno scolastico 1978-1979 e dunque non potevo mancare il 21 ottobre scorso alla presentazione del Suo romanzo “Il sangue e l’inchiostro”. Nella “nostra” scuola, poi!.. In quella occasione sono stata contenta di aver avuto il modo di salutarLa cordialmente assieme a tante altre mie compagne e compagni di allora e di confermarLe la mia stima come insegnante (io conserverò sempre un ottimo ricordo di Lei, anche come persona). Ho ascoltato con simpatia la presentazione del libro e raccolto la Sua preziosa dedica. Desidero ora esprimerLe la mia stima anche come scrittore.

Il contenuto del romanzo è profondo, è un mix di storia vera e di avventura, un mix di inchiostro che scorre con penosa lentezza da una parte all’altra del mondo, ma che porta di qua e di là notizie preziose e soprattutto emozioni forti. Esse impiegano un bel po’ di tempo ad arrivare a destinazione (a volte anni e ciò sembra incredibile oggi, al tempo di internet e della tecnologia), ma quando arrivano con il postino aprono il cuore alla gioia o al dolore. Confesso che mi sono immedesimata con facilità nei personaggi e ho provato la loro stessa ansia nell’attesa delle lettere e poi la loro stessa sofferenza o sollievo nel leggerle.

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Anna Pegoretti - "Il sangue e l'inchiostro"

Gentile signor Roberto Corradini, sono una trentina che da anni vive in Brasile e insegna lingua e cultura italiana presso la Società “Dante Alighieri” di Recife ( Pernambuco, Brasile). Nei mesi scorsi, mentre ero in Italia per un periodo di ferie, ho avuto l’occasione di “imbattermi per caso” nel suo romanzo "Il sangue e l’inchiostro”. La lettura mi è risultata scorrevole ed il contenuto accattivante. Rientrata in Brasile, ho deciso di usarlo come libro di lettura in un corso di italiano a livello avanzato frequentato da un gruppo di studenti brasiliani. Il romanzo è stato molto apprezzato da loro, anche perché racconta - tra le altre - una storia connessa a un evento importante quale la massiccia immigrazione dei nostri connazionali in Brasile. Molti dei miei studenti sono infatti discendenti di italiani e - anche se avevano già ascoltato dai loro nonni numerose testimonianze in proposito - hanno provato viva emozione nel leggere nel Suo romanzo un'altra avventura legata a quell'epoca. Insomma, come trentina sbarcata in Brasile un secolo dopo, ci tengo particolarmente a far sì che questo libro, con i suoi accenni storici relativi alla nostra regione Trentino-Alto Adige, venga conosciuto anche qui a Recife. Nell'agosto 2017 rientrerò in Italia per le vacanze e spero di aver modo di incontrarLa personalmente. Anna Pegoretti - Recife (BRASILE) - 13 dicembre 2016 

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Claire Pauly - "Il sangue e l'inchiostro"

Caro Roberto, mamma Isolde mi ha regalato il tuo libro “Il sangue l’inchiostro” e ho già incominciato a leggerlo. Sono arrivata a pagina 150 e vorrei che le tue pagine non finissero mai.. Mi piace, mi piace, mi piace. Tu sai già che vivo alla periferia di Parigi e che sono bilingue, perché mamma (nata in Italia) e papà (parigino) mi hanno sempre parlato in francese e perché la nonna materna (che si era trasferita in Francia dalla natia val di Sole, che mi ha visto nascere e che è vissuta fino alla sua morte in casa nostra) mi parlava solo in italiano (con accento solandro). Ebbene, sappi ora che - quando leggo le tue pagine - mi sembra di avere al fianco la nonna Grety che ripete a voce alta le tue parole. Tu usi infatti tante espressioni di mia nonna, Roberto! E così mi fai viaggiare nei ricordi di un periodo bellissimo, quando - da piccola - ascoltavo parlare la nonna, mentre accarezzavo il gatto seduta sopra una sedia. Oh! Sono sicura che il tuo libro sarebbe piaciuto tantissimo anche a lei, oltre che alla mamma. Ti scriverò una lettera appena avrò finito il libro. Intanto grazie. Ricevi un abbraccio e spero di rivederti presto. Claire Pauly - PARIGI - 28 ottobre 2016 

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About Me

Amo viaggiare, fotografare, ascoltare e osservare, per poi raccontare...  Penso che il mio scrivere sia proprio il racconto di ciò che ho ascoltato e osservato in passato e nel presente.

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Roberto  Corradini

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