Angelo Zanotelli - "Il sangue e l'inchiostro" e "Gente Libera"
Ciao Roberto Corradini... Ho letto con gusto le recensioni di “Gente Libera” e di “Il sangue e l’inchiostro”.
Il mondo da te rivisitato nei due romanzi è uno di quelli che più mi affascinano e attraggono il mio interesse storico, anche perché io sono nato e vivo tuttora in una delle terre di confine fra cultura italo-trentina e italo-tedesca tirolese.
Ho già capito che non si tratta di un ricordare nostalgico, tipico di infecondi “laudatores temporis acti”, ma di un’operazione di raccordo fra il prima e il dopo, fra ieri e l'oggi.
Non si tratta di rimpiangere il taglio del cordone ombelicale, ma di proseguire da dove si era arrivati con la consapevolezza dei possibili imprevisti, di quanto conti il proprio pensare e agire personale, l’afflato comune, la condivisione per il progresso dell’uomo “sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità” (CRI art.1-4). Grazie per questo dono. Non mancherò di leggerli.
In attesa di altri parti letterari, auspico che scuole e altri centri educativi ti invitino a raccontare queste storie alle nuove generazioni (spesso senza radici nel passato), anche perché esse fanno capire meglio il presente (non solo relativo al Trentino). Cordiali saluti. Angelo Zanotelli - Rumo (TN), 11 ottobre 2017