Walter Taufer su "Gente Libera"
Recensione di Walter Taufer relativa a "Gente Libera" apparsa su "Vita Trentina" del 2 dicembre 2018
Nel suo primo romanzo "Il sangue e l'inchiostro" (2015 - CurcuGenovese) Roberto Corradini raccontava di due fratelli, uno emigrato in Brasile sul finire dell'Ottocento e uno rimasto in Trentino. Nel secondo romanzo, "Gente Libera" (2017 - CurcuGenovese), narra le vicende della famiglia Libera, tra Ottocento e Novecento: di Donato Libera nato ad Ala nel 1844, dunque suddito austriaco, che a vent'anni è chiamato a combattere nella battaglia di Sadowa contro i Prussiani e che torna al suo paese dopo dodici anni, della figlia Valeria che è al servizio di una famiglia interventista a Roma e del figlio Giovanni Battista che inizia la sua gioventù come soldato in Galizia. Come nel primo romanzo, anche nel secondo l'autore adotta lo stile epistolare portando in scena i protagonisti attraverso le loro lettere che, romanzate, raccontano non solo le loro vicende ma pure il contesto storico che fa da sfondo.
intervista su "TrentinoMese" di agosto 2018
"TrentinoMese" di agosto 2018
ROBERTO CORRADINI RACCONTA LA SORPRENDENTE “ONDA LUNGA” DEI SUOI DUE ROMANZI, APPREZZATI NON SOLO IN TRENTINO E IN ITALIA, MA PERFINO IN BRASILE, ARGENTINA E BIRMANIA. QUANDO LE STORIE SOLCANO OCEANI E PIANURE di Pino Loperfido
La vita di un romanzo può essere lunga quando racconta storie senza tempo e senza confini; soprattutto quando arriva direttamente al cuore del lettore. Crediamo che ciò sia accaduto anche ai due romanzi di Roberto Corradini, autore trentino, che si è lasciato volentieri sorprendere dall’onda lunga delle sue opere, un’onda che le ha portate anche oltre l’oceano e in posti molto lontani. Così, a distanza di qualche tempo dalla pubblicazione dei romanzi “Il sangue e l’inchiostro” e “Gente Libera” (ambedue editi da Curcu & Genovese), abbiamo posto alcune domande all’autore.
Prima di tutto, come ti presenteresti ai lettori di questo mensile? Come un uomo determinato e sensibile. Nato a Trento nel 1949, sono grato alla sorte per aver avuto modo di vivere in un luogo bellissimo e in un tempo di pace costante. Ho svolto lavori di vario tipo, ma sono stato soprattutto un insegnante e posso dire che le esperienze all’Enaip di Primiero, Tione, Arco e Trento mi hanno appagato molto sia dal punto di vista professionale che umano. Amo viaggiare, fotografare, ascoltare e osservare, per poi raccontare. Ecco, penso che il mio scrivere sia proprio il racconto di ciò che ho ascoltato ed osservato nel mio passato e nel mio presente.
Carlo Martinelli su "Gente Libera""
estratto dalla pagina 10 del quotidiano “ TRENTINO " del 20 dicembre 2017.
recensione di Carlo Martinelli sul romanzo “GENTE LIBERA” di Roberto Corradini (Curcu & Genovese).
Insegnante per decenni, viaggiatore attento, Roberto Corradini aveva già sorpreso con il romanzo d’esordio “Il sangue e l’inchiostro”.
Ora si conferma e, forse, si supera. Imbastisce un romanzo epistolare attentamente calibrato.
Le lettere di Donato Libera (Ala, 1844, suddito austriaco) e dei figli Valeria (nel 1914 domestica a Firenze da amici di Cesare Battisti) e Giovanni Battista (emigrato in Argentina nel 1922 dopo varie peripezie) realizzano un affresco romanzesco che è anche la “nostra” storia.
Carlo Martinelli su “Trentino” del 20 dicembre 2017
Franco Sandri su "Gente Libera"
recensione di FRANCO SANDRI su mensile “Cooperazione di Consumo Trentina” ottobre 2017 - GENTE LIBERA - di Roberto Corradini (Curcu & Genovese)
In terza di copertina, si dice di Roberto Corradini: “Ama viaggiare e fotografare, ascoltare e osservare, per poi raccontare”. Così nasce anche questo romanzo. Scrivere per fissare e trasmettere. Come le lettere che l’autore fa firmare a tre generazioni di una famiglia trentina, i Libera: Donato Libera (nato nel 1844), sua figlia Valeria, il figlio Giovanni Battista; poi i figli dei figli, i cognati, i loro figli, fino agli anni Trenta, fino al 1950. Nel loro epistolario un secolo di storia personale e collettiva.