Renzo M. Grosselli su "Gente Libera"
Recensione di Renzo M. Grosselli in occasione della presentaz. del romanzo di Roberto Corradini “GENTE LIBERA” a Trento e a Levico - maggio 2017 e luglio 2017.
Ho conosciuto Roberto Corradini in occasione della presentazione del suo primo libro “Il sangue e l’inchiostro” (edito da Curcu & Genovese) curata da me e da Alberto Folgheraiter nel maggio del 2016, al teatro San Marco di Trento. Abbiamo scoperto di avere simili esperienze legate al passato e simili convinzioni relative al presente, cosicché - quando Roberto Corradini mi ha chiesto di presentare anche il suo secondo romanzo “Gente Libera” (ancora edito da Curcu & Genovese) - ho accettato volentieri, per stima e simpatia.
Posso affermare - attraverso la lettura di “Il sangue l’inchiostro” e “Gente Libera” - che Roberto Corradini ha saputo raccontare in un modo brillante e originale (pur se romanzato) non solo le vicissitudini dei Corradini e dei Libera-Cestari, ma - per similitudine di vicende e per condivisione di ricordi - anche quelle di tante altre famiglie trentine che hanno dovuto affrontare gli stessi eventi pesanti del secolo che va dal 1850 al 1950 circa, non solo in Trentino ma anche in Italia e in Europa (a causa delle guerre, ma non solo) e pure in America (in seguito alle emigrazioni). L’autore è riuscito insomma ad annodare in due romanzi una serie di storie vere, con un approccio serio e dedicato, per lasciare ai lettori di oggi e di domani una traccia indelebile di chi ha meritato in passato il suo ricordo.