Maurizio Panizza - Nati con la camicia
Per chi ama la storia, anche quella più recente, il bel romanzo di Roberto Corradini “Nati con la camicia” (Europa Edizioni) potrà fornire certamente ottimi spunti di riflessione, se non addirittura di commozione. Sì, perché sul filo dei ricordi - di sicuro anche autobiografici - l’autore narra l'ultimo scorcio del Novecento descrivendo con minuziosa puntualità molti avvenimenti sociali, sportivi, musicali, culturali che in quegli anni, sia in Italia che nel mondo, hanno segnato le esistenze dei singoli e i destini della società. E' in tal modo che le vicende familiari dei due principali protagonisti, Emiliano e Francesco (che il destino ha voluto far nascere nel medesimo giorno del 1950 e nella medesima casa), si intrecciano e si confondono con le grandi sfide del dopoguerra, dal boom economico al Sessantotto, dalla libertà sessuale all’emancipazione della donna. Con un ritmo cronologico incalzante, l'autore fa rivivere ai due protagonisti (e ai loro tanti coetanei) gli anni più belli della loro vita, passati per giunta nel periodo più lungo di pace e prosperità della storia d'Italia e d'Europa, fornendo loro la consapevolezza di "essere stati più fortunati dei padri e, molto probabilmente, anche dei figli" (da qui il titolo significativo “Nati con la camicia”). Insomma, il racconto di due vite parallele fra amicizia, vittorie e sconfitte, lutti famigliari e nascite, che - prendendo spunto dalle intriganti esperienze di Emiliano e di Francesco - ripercorre la seconda metà di quel “secolo breve” che ha tracciato tappe fondamentali e indimenticabili della nostra esistenza. Un libro da leggere e da meditare - anche dai più giovani - per meglio comprendere luci ed ombre di un’epopea formidabile che non potrà mai più ripetersi. Maurizio Panizza - 31/5/2021