Luigi Moser - "Il sangue e l'inchiostro"
Egr. signor Roberto Corradini, recentemente mi sono imbattuto per caso nel Suo libro “Il sangue e l’inchiostro”. Devo dire che è stata una lettura piacevole ed avvincente. Ho trovato molto efficace l’espediente narrativo del carteggio tra i due personaggi centrali del romanzo, un espediente oggettivamente impegnativo, a motivo della necessità di usare distinti registri espressivi per caratterizzare i due fratelli. Ho trovato ben delineata la figura del fratello rimasto a Trento (preziosi al riguardo i riferimenti ad avvenimenti piccoli e grandi che hanno interessato un quartiere cittadino che mi è assai familiare); ne esce l’immagine di un uomo pragmatico e concreto. Interessante e a tratti perfino simpatica la descrizione del modo in cui il fratello emigrato dapprima in Brasile e poi negli Stati Uniti affronta le oggettive difficoltà logistiche, le barriere linguistiche e perfino gli imprevisti contatti indiretti con la malavita americana. Nel complesso si tratta di un’opera estremamente gradevole. Complimenti e cordiali saluti. Luigi Moser - Lavis (TN), 17 settembre 2018