Il sangue e l'inchiostro
Siamo tra la fine dell’Ottocento e i primi trent’anni del Novecento. ENRICO e GIOVANNI sono due fratelli di Trento, nati sudditi austriaci ma di madrelingua italiana. Per i primi vent’anni della loro vita, condividono gli affetti familiari, i giochi con i coetanei e le compagnie giovanili; frequentano assieme la scuola elementare, la chiesa e l’oratorio; lavorano, gomito a gomito, presso la falegnameria del padre. Nel 1891, spinto più dallo spirito di avventura che dalla necessità, GIOVANNI lascia la casa paterna per emigrare dapprima in Brasile e poi negli Stati Uniti. Sebbene separati dall’oceano Atlantico e benché molto diversi per temperamento ed inclinazioni professionali, i due fratelli vogliono però mantenersi in contatto, coltivando la speranza di riabbracciarsi di nuovo. Confidando sempre nell’incerto e intermittente servizio postale di allora, si scrivono per più di quarant’anni. Riescono così a trasformare il loro rapporto di sangue in un appassionato rapporto d’inchiostro che riserverà al lettore non poche sorprese.
Autori | Corradini Roberto |
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Tipologia | Romanzo |
ISBN | 978-88-6876-099-1 |
Formato | 15x21 |
Pagine | 256 |
Editore | Curcu & Genovese |